La tecnica dei "Sei cappelli per pensare" utilizza i cappelli per associare ad ognuno di essi una frequenza di funzionamento del nostro cervello, che è chiamato pertanto a funzionare su quella frequenza.
Il vantaggio di tale tecnica, che consente di attuare il cosiddetto "pensiero parallelo", è sia quello di consentire a chi la impiega di utilizzare e cambiare frequenza di pensiero in modo elegante, rapido, efficace e, nel caso di uso dei cappelli da parte di un gruppo di pensatori, anche facilmente percettibile dai vari partecipanti al processo di pensiero, senza la necessità di utilizzare lunghe e complesse espressioni linguistiche (essendo appunto sufficiente sinteticamente evocare l'utilizzo di un cappello di un determinato colore), sia di evitare il contemporaneo impiego di diverse frequenze di pensiero che impedisce lo sfruttamento ottimale dell'intelligenza di cui tutti siamo dotati.
Di seguito vengono illustrate le principali caratteristiche delle frequenze di pensiero associate ad ogni cappello.
È "il cappello fattuale" o "il cappello dei fatti". È direttamente interessato ai dati ed alle informazioni.
È "il cappello delle emozioni" o "il cappello del cuore". Riguarda i sentimenti, le emozioni, le intuizioni.
È "il cappello dell'ottimista". Rappresenta gli aspetti logici e positivi del pensiero. Il cappello giallo cerca vantaggi e valori.
Il suo funzionamento è assimilabile a quello di un metal detector che va alla ricerca di metalli preziosi nascosti, ossia non facilmente rilevabili utilizzando il comune modo di pensare.
È "il cappello del giudice" (che sanziona e blocca chi viola le norme giuridiche), evidenzia i rischi nel nostro pensiero. Evidenzia anche le sfide. È uno dei cappelli più potenti ed uno dei principali obiettivi dei corsi è insegnare a sfruttarne le potenzialità e a non abusarne.
È "il cappello creativo" o "il cappello della creatività". Adempie alle sue funzioni sfidando lo status quo ed andando alla ricerca di alternative e opportunità.
Viene utilizzato per generare nuove idee che ci aiutano a realizzare i nostri obiettivi.
I tool del "Pensiero laterale" ci consentono di sfruttare al massimo le potenzialità di tale cappello.
È "il cappello del direttore". Si occupa di controllo, dell'organizzazione del processo di pensiero, dell'uso degli altri cappelli.
Il cappello blu si occupa in particolare del focus, in quanto decide cosa volete pensare, della tecnica, in quanto sceglie il cappello corretto (e la corretta sequenza di cappelli) o il corretto tool del pensiero laterale da utilizzare e del tempo, in quanto pone limiti temporali e lavora al loro interno.
La tecnica dei "Sei cappelli per pensare" può essere efficacemente utilizzata solo dopo avere acquisito un'adeguata conoscenza sia delle funzionalità dei singoli cappelli, sia delle modalità del loro impiego in sequenza, che richiede la corretta selezione dei cappelli che compongono la sequenza, la determinazione del loro ordine di impiego e della durata dell'intera sequenza.
Un video introduttivo del Professor Edward de Bono è consultabile nel seguente riquadro.
Il Professor Franco Angeloni è anche disponibile ad effettuare gratuitamente brevi sessioni dimostrative nel corso delle quali illustrerà i servizi offerti.